venerdì 17 agosto 2012

LA RICETTA VINCITRICE!

LA ZUPPA GALLURESE

E' la ricetta più tipica che ha conquistato la tavola estiva del ferragosto di Cedrospeziato!

CedroSpeziato avrà cura di pubblicare tutte le altre ricette che sono giunte in posta appena possibile..intanto...

Gli autori che l'hanno suggerita sono due sposini davvero simpatici e soprattutto degli ottimi gourmants!

Il loro regalo da parte di CedroS è la bellissima e originale
"MASSAIA SALENTINA-Arteggiate"


Per una traccia di sentiero, segnata da innumerevoli piedi nudi fra le erbe e le canne della Valle Dell’ Idro le donne scendono all’alba ad Otranto con ceste piene di cicorie e caciotta.

Hanno grandi occhi neri, capelli lucidi aggrovigliati, andatura fiera.

Esse guardano con la pupilla fissa in direzione del mare, uno sguardo asciutto, ereditato da generazioni di Otrantini vissuti nell’attesa dello scirocco e della tramontana, per regolare su di essi pulizie e faccende.

Arrivate alla Torre Alfonso D’Aragona posano sull’erba ancora fresca di rugiada le loro ceste di cicorie e caciotta e di un tratto si mettono ad urlare:
“Cicorie fresche, cicorie rizze”
il forestiero passando guarda attonito gli occhi neri delle donne e la pelle bruna che le riveste, domandandosi: “Sangue Greco? O Arabo?”
e la vecchia con sguardo altezzoso e fiero gli risponde:

“Sangue Otrantino
saporito comu menta e petrusino,
sangue forte e fino,
contro il turco malandrino.”

Tratto da “L’ ’Ora Di Tutti” di Maria Corti

Ed ora prendete nota per la ricetta che vi proponiamo:
Nota: La zuppa gallurese o suppa cuata, è un tipico piatto gallurese.


La zuppa, tipica dell'omonima zona nord-orientale della Sardegna, si prepara con strati di pane raffermo bagnati con brodo di carne vaccina, eventualmente insaporito con della carne di pecora, alternati con formaggio fresco vaccino (casgiu spiattatu) e a discrezione, del pecorino stagionato. Possono essere aggiunti vari odori quali menta e finocchio selvatico.
Piatto principe delle tavole dei galluresi, sia per le classi agiate che per le classi meno abbienti. La zuppa gallurese è considerata il primo per antonomasia dei pranzi nuziali noti con il termine di "li coi", eventi per i quali venivano convocate cuoche famose. 
Fonte: Wikipedia


INGREDIENTI:

500 grammi di pane di semola tipo pasta dura (Coccoi) raffermo
brodo di carne
formaggio fresco di vacca casizzolu (tipo cacio cavallo) formaggio pecorino sardo stagionato, olio, cipolla, basilico, sedano, pomodoro secco, finocchio selvatico, prezzemolo, basilico, pepe, pelati, menta, alloro, carota.

La  carne deve essere fresca.

Tradizionalmente si usava carne di pecora, ma il gusto moderno - più soft - suggerisce l'uso di carni più leggere.

L'ideale è un mix di manzo, gallina e un po' di maiale. Il brodo deve essere saporito: abbondare con sedano, cipolla, pomodoro secco, prezzemolo, un pomodoro pelato, alloro.


PREPARAZIONE:

Prendere il pecorino grattuggiato, abbondante. Prendere finocchio selvatico, prezzemolo, menta, basilico, pomodoro secco, pepe. Mettere tutti gli ingredienti sul tagliere in legno e trita tutto insieme con un bel coltello panciuto o con la mezzaluna: ottieni una sorta di pecorino aromatizzato.
   
Tagliare il pane in fette di circa 1 cm di spessore e il formaggio in fettine sottili.

In una bella teglia alta circa 10 cm disporre un primo strato di fette di pane, poi cospargere copiosamente con il pecorino aromatizzato e ricoprrei con le fette di casizzolu.

E via sopra con un altro strato di fette di pane e sopra di nuovo pecorino e sopra casizzolu.
Andare al terzo strato e continua con questa alternanza, fino a quando la teglia è piena.
E' il momento del brodo.

 NB: il brodo deve impregnare per bene il pane, fino allo strato più profondo!

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